Il Chianti è un territorio non molto esteso ma ricchissimo dal punto di vista naturalistico, prezioso sotto il profilo storico artistico e generoso per la sua enogastronomia. Per questo esistono infinite prospettive e possibilità di itinerari tra le sue colline, i suoi paesaggi naturali e i borghi di memoria medievale, rimasti immutati nel tempo.
TOUR DELLA CHIANTIGIANA
La Chiantigiana, strada tra le più belle d’Italia, attraversa tutto il Chianti da Firenze a Siena. Percorrerla è un ottimo modo per scoprire il territorio.
Da Firenze si prende la strada SS222 in direzione Greve in Chianti. Il Paese è il cuore della zona di produzione del Chianti Classico e merita una visita. Da qui si diramano due strade: una porta alla valle dell’Arno in prossimità di Figline e S. Giovanni percorrendo alte colline, l’altra stretta e in parte sterrata si ricongiunge alla via Cassia nei pressi di Sambuca Val di Pesa passando dal borgo di Montefioralle e da Passignano.
Proseguendo sulla Chiantigiana si incontra Panzano, ultimo avamposto del Chianti fiorentino e continuando fino al bivio si possono raggiungere da un lato Radda in Chianti e dall’altro Castellina. Da quest’ultimo si può scendere fino alla Valdelsa e risalire a San Gimignano, visitare Monteriggioni e raggiungere Siena.
Se si va verso Radda, invece, i paesaggi si fanno meno ampi ma è grande l’importanza storica e attuale di questo paese nella tradizione vinicola del Chianti. Riprendendo la via Chiantigiana si arriva a Gaiole in Chianti.
Tutto intorno il territorio è ricco di castelli e borghi. Ne sono un esempio Spaltenna, Vertine e Barbischio. Continuando verso Siena incontriamo una serie di itinerari diretti ai luoghi più belli della zona, dove Castelli come Bolio, Meleto, Castagnoli, si fondono nel paesaggio di sconfinati vigneti, boschi secolari e borghi medievali come lo splendido Lucignano.
Il tour si conclude alle porte di Siena.
A passeggio per il Chianti ...
TOUR DEL CHIANTI SENESE
La parte meridionale del Chianti è costituita dai 4 comuni in provincia di Siena: Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga.
ITINERARIO: da Castellina in Chianti a Castelnuovo Berardenga passando per Radda in Chianti e Gaiole in Chianti.
LUNGHEZZA: 46 km
Nel tratto di strada che congiunge Poggibonsi a Castellina in Chianti si trovano i ruderi di Monteranno, castello nominato fin dal 1089 e certamente uno dei più potenti e vasti edifici della Valdelsa. Giunti a Castellina, la quattrocentesca Rocca Comunale sovrasta il centro storico. All’interno il Museo Etrusco raccoglie i numerosi reperti etruschi emersi in queste zone. Poco distante si trova invece l’Ipogeo del Monte Calvario, un imponente tomba etrusca considerata la più importante rinvenuta nel Chianti.
Dopo aver percorso per 12 km la SR429 si arriva a Radda in Chianti caratteristico borgo medievale insieme a Gaiole in Chianti, capoluogo del terziere al tempo della Lega del Chianti.
Due le visite principali: una alla pieve di Santa Maria a Spaltenna, l’altra al borgo di Vertine, un tempo proprietà della famiglia dei Ricasoli. Procedendo si trovano in successione il Castello di Brolio e il piccolo borgo di San Gusmè, caposaldo senese contro Firenze.
L’itinerario termina a Castelvuovo Berardenga, dove Siena costruì l’ultimo castello. Anche se una buona parte del territorio comunale ancora ne fa parte, Castelvuovo si trova fuori dai confini del Chianti Classico.
TOUR DEL CHIANTI FIORENTINO
La parte settentrionale del Chianti è costituita dai comuni di San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa
Uscendo da Firenze dopo aver percorso 23 km s’incontra San Casciano Val di Pesa. Su questa strada il 21 maggio 1891 venne inaugurato il Trenino del Chianti a vapore. Situato nella parte più estrema a nord e inserita solo in parte nel territorio del Chianti Classico, San Casciano è un primitivo borgo sviluppatosi presso la Pieve di S. Cecilia a Decimo.
Lasciando San Casciano dopo 16 km si arriva a Tavernelle Val di Pesa, antichissimo borgo citato già in una pergamena del 780.
Nei dintorni, da visitare, il bellissimo borgo fortificato di Badia a Passignano e la pieve di S. Donato in Poggio.
Ancora qualche km e si arriva a Barberino Val d’Elsa, ultima tappa di questo itinerario. Qui si può fare una visita al Parco Botanico del Chianti suddiviso in quattro aree tematiche: piante da fiore, bosco, piante aromatiche, varietà di fico.
Radda in Chianti
Tour del paese, adatto a tutti, da fare a piedi e lentamente, alla scoperta degli angoli più suggestivi,
dei monumenti storici, delle botteghe tipiche e delle produzioni locali.
La parte antica del paese ha conservato fino ad oggi la struttura medioevale racchiusa entro le mura, circondata da un circuito stradale che le gira attorno. Il centro storico mostra ancora l’antico impianto urbano a pianta ellittica allungata, con restidi mura e torri appartenenti all’antica cinta fortificata in parte inglobata nelle abitazioni.
Il nostro itinerario vi porterà a conoscere gli angoli più belli e caratteristici del nostro piccolo villaggio. Punto di partenza dai giardini pubblici di piazza IV Novembre entrando per la porta Valdarnese, rivolta a est. All’inizio di via Roma svoltiamo subito a destra per Vicolo degli Archi che sbuca dopo pochi metri in una bella piazzetta sovrastante la seconda cerchia di mura, chiamata dal popolo “Conventino”; da qui si svolta subito a sinistra per via Degli Orti e ancora a sinistra percorrendo il suggestivo Arco del Castello ed arriviamo nella parte più elevata dove si sviluppa il nucleo più antico: il Castello che dà il nome alla piazza omonima. Svoltiamo ancora a sinistra in Piazza delle Scuole e passando sotto un piccolo arco ci troviamo nella piazza della Chiesa di San Niccolò (patrono del paese, festeggiato il 6 dicembre).
Scendendo la scalinata della chiesa arriviamo in piazza Francesco Ferrucci con il quattrocentesco palazzo del Podestà, oggi sede del Comune
Tornando in piazza svoltiamo sulla nostra destra per scendere nello Sdrucciolo di Piazza e dopo pochi metri sulla sinistra entrare nel suggestivo Camminamento Medioevale ristrutturato di recente. Arriviamo così in via Roma che prendiamo alla nostra sinistra e che ci porterà fino ad uscire dalla porta Fiorentina. Inizieremo da qui l’itinerario che percorrerà il giro completo delle mura, percorrendo tutta via XX Settembre con scorci panoramici sulla vallata verso Siena dove sono visibili vari incastellamenti. Arrivati in piazza IV Novembre proseguiamo nel Viale Giacomo Matteotti con una magnifica vista del villaggio di Volpaia, Albola, i nuovi vigneti, i vecchi casolari e dei bellissimi tramonti. All’inizio del viale merita una fuggevole visita, solo all’esterno, alla cosiddetta Ghiacciaia Granducale, una singolare costruzione del 1897 destinata all’epoca alla trasformazione della neve in ghiaccio per la conservazione delle derrate alimentari.
Possiamo rientrare dalla Porta Fiorentina e prendere sulla sinistra via Trento e Trieste e via Dietro Le Mura nella parte più antica del villaggio per rientrare in via Roma e attraverso la porta Valdarnese in Piazza IV Novembre dove sarà possibile rilassarci piacevolmente all’ombra dei Giardini Pubblici.
Il Convento di Santa Maria al Prato
Visita al Convento di Santa Maria al Prato, partendo dal paese di Radda, a piedi o in bici, passeggiata facile ed adatta a tutti
Partendo dai Giardini Pubblici, percorrendo viale XI febbraio si scende per circa 300m e si svolta a destra per via Del Convento. Continuando per 400m giungiamo davanti al Convento di Santa Maria al Prato.
Il complesso di edifici ha origini antichissime, è infatti ricordato sin dal X secolo come meta di pellegrinaggi devozionali, dovuti alla presenza di un’immagine di Maria ritenuta miracolosa, collocata in un piccolo oratorio edificato sopra “un prato” nei pressi di Radda. Con il passare del tempo la piccola cappella assurse al titolo di chiesa e nel XV secolo è menzionata fra quelle che componevano l’antica Lega del Chianti. Un’antica cronaca del Convento degli inizi del XIII secolo riferisce che non si sa “perché né da chi, né quando fosse stata edificata. L’odierno complesso consiste in una costruzione raccolta attorno a una piccola chiesa preceduta da un portico aggiunto con la ristrutturazione del XVIII secolo che ha riguardato l’intero edificio adibito a monastero.
La chiesa vera e propria presenta la facciata a capanna in cui si apre il portale sormontato da un occhio, impianto interno a croce latina con unica navata rettangolare, al termine del quale è il transetto, coperto con volte a crociera intonacate. Sull’altare maggiore in pietra è collocato un polittico raffigurante la “Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Nicola, Maria Maddalena e Antonio abate” dell’artista fiorentino Neri di Bicci, recante la data 1474, recentemente restaurato. Sull’altare di destra è una tela ottocentesca di fattura artigianale con “San Francesco in estasi”. Si conservano, inoltre, alcuni oggetti liturgici dei secoli XVIII-XIX e paramenti sacri settecenteschi.
Nel 1935 il complesso fu acquistato dalla Provincia Toscana delle Sacre Stimmate dell’ordine dei Frati Minori e i Francescani lo hanno abitato fino al 1974, attualmente la chiesa è di proprietà della Venerabile Confraternita di Misericordia di Radda in Chianti.
Il complesso monastico adiacente, dopo un lungo e sapiente restauro è tornato a vivere come "Casa del Chianti Classico". Si può anche visitare un piccolo museo sensoriale sul vino Chianti Classico.
Uscendo dal Convento, si ritorna verso il centro, percorrendo la Circonvallazione Santa Maria. Costeggiando lo stadio si può godere di una bellissima vista su vigneti ed olivi. Si giunge in via XX settembre e, svoltando a destra, arriviamo di nuovo al punto di partenza, in piazza IV novembre.
Panzano in Chianti
Storicamente, Panzano si è visto maltrattato più e più volte nel corso della storia. Situato praticamente nel bel mezzo dei territori posti sotto l'influenza delle due rivali in costante conflitto - Siena e Firenze - fu distrutto nel 1260 ed ancora nel 1397, durante il 15° e 16° secolo, quando cambiava continuamente passando sotto il controllo prima di Firenze, poi di Siena e così via. Ciò che rimane dell'originale centro storico medievale è oggi incorporato nel campanile della chiesa di Panzano Alto. La chiesa di Santa Maria fu ricostruita nel 19° secolo sopra al vecchio edificio medieval: vanta una suggestiva scalinata in pietra (perfetta come sfondo per fare delle bellissime foto) ed include all'interno della sua struttura quella che un tempo era la torre del castello più volte distrutto. Nel passeggiare per le stradine silenziose, vi sentirete subito come catapultati in un'altra epoca: se seguite la strada pavimentata che connette le due parti della città, vi imbatterete in un susseguirsi di negozietti e botteghe artigiane con esposte opere d'arte e manufatti degli artisti locali.
Panzano ha due diversi punti di accesso alla città e, di conseguenza, due diverse direzioni per esplorarla: il primo è più evidente venendo da Firenze o Greve in Chianti, perchè anche se si vede la parte storica della città, l'impatto più visibile a prima vista è la piazza moderna Gastone Bucciarelli con le botteghe che, insieme ai ristoranti, ne delineano le stradine.La piazza principale ha ospitato, nel tempo, sempre più ristoranti all'aperto e bar, dove si respira la tipica atmosfera di un borgo toscano, ricca di profumi ed aromi invitanti. Se ciò che state cercando per pranzo è qualcosa di particolarmente "sostanzioso", allora andate alla Macelleria Cecchini, dove 8 generazioni di macellai deliziano - da anni, ormai - sia abitanti che turisti con le loro carni speciali e con la loro contagiosa simpatia.
L'entrata alternativa al borgo di Panzano è dal parcheggio pubblico gratuito, che dà accesso direttamente al centro sotrico, dove ancora sono ben visibili le peculiari stradine e l'architettura tipica dell'era medievale. Una buona parte delle mura originali è ancora evidente, sebbene lo stato in cui si trovano non sia dei migliori, ma rappresentano comunque una passeggiata che vale la pena di fare, da cui si ha una vista fantastica sulla campagna circostante. Anche le mura sono contornate di ristoranti eccellenti, dove non soltanto si possono degustare ottimi menù a base di specialità locali, ma anche ammirare le sinuose colline del Chianti ed il susseguirsi di vigneti da una prospettiva pressochè unica.
Vicino a Panzano troverete la pieve romanica di San Leolino, dell'11° secolo: si trova ad appena un km circa da Panzano ed è ritenuta essere il miglior esempio di architetttura romanica del Chianti. Nonostante sia stata ristrutturata diverse volte, l'interno è molto interessante da visitare, con le sue colonne arcate e le opere d'arte, tra cui vi è una scultura del primo medioevo che vi consiglio di andare a vedere.
Come arrivare a Panzano & dove parcheggiare
Venendo da Firenze (o dall'uscita di Firenze sud dell'autostrada), seguite semplicemente le indicazioni per la Chiantigiana (SR 222) che passa da Grassina, Strada in Chianti e Greve. Il tragitto lungo questra strada, particolarmente panoramica, dura circa 7 km prima di raggiungere la pittoresca piazza Gastone Bucciarelli nel centro di Panzano. Se proseguite per un altro km e girate a destra nell'SP 118 (conosciuta anche come via della Conca d'Oro), troverete parcheggio pubblico in abbondanza con facile accesso alla parte storica della città all'interno delle antiche mura.
Venendo da Siena, prendete la SR 222 e seguite le indicazioni per Castellina in Chianti e Greve. La via della Conca d'Oro si trova sulla sinistra, indicata con la segnaletica blu per i parcheggi. Il parcheggio vi condurrà direttamente al centro storico, evitando di farvi percorrere a piedi strade trafficate. Potete anche parcheggiare vicino a Piazza Gastone Bucciarelli, ma i posti sono climitati e spesso tocca spostarsi più lontani dal centro. Panzano è anche facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici: l'autobus è il solito che va a Greve - il numero 365 - e si può prendere alla stazione degli autobus principale di Firenze vicina a quella dei treni in SMN.